Concorso Poeta Bosino

Torna l’annuale Concorso di Poesia dialettale indetto da La famiglia Bosina: Poeta Bosino 2024

Si prega di leggere attentamente le disposizioni del Bando allegato e di compilare il Modulo di partecipazione riportato qui (istruzioni all’Art. 4).

Gli elaborati dovranno a noi pervenire entro le ore 18 del giorno 14 dicembre 2024  con i requisiti richiesti nel bando e facendo particolare attenzione le disposizioni di spedizione di cui all’Art. 3..

Ci auguriamo che il concorso susciti entusiasmo tra la cittadinanza di tutte le fasce d’età e che numerose siano le opere poetiche inedite da poter vagliare e valorizzare.

 

Concorso Mascherina d’Oro

Il travestimento di tua figlia o di tuo figlio è da concorso? Il Carnevale Bosino è l’occasione perfetta sfoggiarlo. La Famiglia Bosina premia le mascherine più belle e originali, a cui potranno partecipare i bambini inviando una foto in maschera.
carica qui il regolamento e il modulo completo.
Non perdere questa occasione per divertirti e partecipare al concorso!

RIONINQUOTA    –  8  –

APERITIVO con tramonto su VARESE  (offerto dalla Famiglia Bosina)

sabato 15 luglio | ore 19 | Sacro Monte – via Fincarà, 36 – giardino e terrazzo privato

La Famiglia Bosina ha il piacere di invitare gli amici ad una serata con buon cibo, buona compagnia, splendido panorama e come sempre qualche piacevole sorpresa.

 Per organizzare al meglio la serata è importante confermare la propria presenza entro il 10 luglio (contatti: segreteria@famigliabosina.it; 328.7656189)

In caso di pioggia l’evento sarà rimandato a data da destinarsi.

FAMIGLIA BOSINA

Concorso poeta Bosino 2022

Concorso di poesia dialettale bosina

Gentile Signora/Signore,

anche quest’anno abbiamo il piacere di inviarle il bando con le norme del concorso

Poeta Bosino 2022

Gli elaborati dovranno a noi pervenire entro le ore 18 del giorno 15 dicembre 2022 con i requisiti richiesti nel Bando di Concorso allegato facendo particolare attenzione all’Art. 3 contenente le norme di spedizione.

Cliccando quì troverà il modulo di partecipazione da compilarsi seguendo le istruzioni contenute nell’Art. 4.

Augurandoci di poterla annoverare fra i partecipanti’, cogliamo l’occasione per porgerle cordiali saluti.

Sabato Grasso a Palazzo Estense

Sabato Grasso, 5 marzo 2022, decisamente ‘magro’ causa Covid ancora circolante. Ma la Famiglia Bosina fa quello che può pur di non tralasciare le tradizioni, in questo caso il Carnevale bosino, che aveva proprio nel sabato grasso il suo apice: i carri, i gruppi, le maschere, il discorso di Re Bosino…Qualcosa si è fatto, purtroppo a porte chiuse, per pochi intimi, in Salone Estense oggi alle 15, alla presenza del sindaco Davide Galimberti, del regiù della Famiglia Luca Broggini, di Re Bosino, di Pin Girometta, di Lidia Munaretti in abiti tradizionali, dei maneggioni e dei bimbi premiati al concorso fotografico per la Mascherina d’oro. Il regiù ha salutato i presenti, sottolineando il valore della famiglia, valorizzata in questo tempo di virus malefico che chiude in casa, e l’importanza del digitale, che permette tramite le foto, i video, i social di mantenere i contatti, la comunicazione, la festa. Loris Baraldi, che dal 1990 rinnova la tradizione del Pin Girometta, (maschera varesina nata nel 1956, impersonificata sino al 1990 da Enrico Vanetti e quindi dal Baraldi) ha spiegato l’origine della maschera, ufficialmente riconosciuta come maschera nazionale al pari dei vari Arlecchino, Pulcinella, Dottor Ballanzone…


Si è poi passati alla simbolica consegna delle chiavi della città, passate dal sindaco al Re Bosino. Per solito il passaggio avveniva il sabato di inizio del Carnevale e il Re teneva il comando per una settimana; i tempi grami attuali hanno ridotto il potere del Re di Carnevale, solo una ventina di minuti, il tempo necessario per leggere il tradizionale discorso in dialetto bosino, non particolarmente severo nei confronti della pubblica amministrazione. Il Re (alias Antonio Borgato) ha da subito ricordato chi lo ha preceduto nei panni del sovrano, Natale Gorini, morto nel 2021, per passare poi ad una veloce disamina di ciò che non va, sia a livello nazionale che locale, senza rigirare troppo il coltello nella piaga e finendo con il tradizionale brindisi, da compiersi con del buon vino, naturalmente. 

Ecco quindi la premiazione dei tre bimbi vincitori. Al primo posto Julen Ferrero, il bimbo-auto gialla, un Transformer dall’incredibile effetto scenico. Al secondo posto (assenti per malattia) i fratelli Porcini, Nicolò e Sebastian, due fratelli londinesi, uno truccato nella tipica cabina telefonica rossa, l’altro da telefono (purtroppo non possiamo mostrarveli). Infine il terzo classificato, Mirko Cattaneo, il Cappellaio matto. Infine il saluto del borgomastro Davide Galimberti, che ha lodato la Famiglia Bosina, capace di mantenere almeno un minimo di tradizioni anche in questo tempo così avaro, e che si è augurato un Sabato grasso 2023 finalmente colorato e chiassoso come prima della pandemia. Foto di gruppo, applausi, niente coriandoli né stelle filanti. Un Carnevale dietetico, ma l’anno prossimo sarà festa grande!

 

La storia di ‘Valzer par Varés’

La canzone in dialetto bosino ‘Valzer par Varés’ è stata scritta (parole e musica) da Carlo Zanzi nell’estate del 2007. E’ stata presentata la prima volta al pubblico il 16 novembre di quell’anno, in occasione della ‘prima’ di Agenda Varese 2008, in Salone Estense a Varese, cantata in abiti tradizionali da Lidia Munaretti e Antonio Borgato, eseguita alla chitarra da Carlo e Guido Zanzi (foto in alto).

Il canto è stato poi riproposto varie volte, sempre cantato dai coniugi Borgato, che lo hanno inserito in un loro cd di canti tradizionali in dialetto varesino. Il primo video del brano è della primavera del 2010, durante la Festa dei poeti al Caffè Zamberletti, sempre cantato da Antonio e Lidia, con base musicale realizzata da Marco Zanzi. Intorno al 2015 il Gruppo Folk Bosino, ad opera del Maestro fisarmonicista Stefano Capra, realizza una sua versione di ‘Valzer par Varés’, che viene eseguita più volte; si può trovare anche in un video, datato maggio 2017, girato in occasione della festa per i 90 anni del Gruppo Folk varesino.

Nel mese di giugno del 2021 viene realizzato il video ufficiale di ‘Valzer par Varés’, con la prima versione del canto, lievemente modificata nel testo. Il video, opera della videomaker Valentina Zanzi, riporta la versione cantata da Carlo Zanzi, alla chitarra Guido Zanzi, chitarra e basso Umberto Bellodi, fisarmonica Giuliano Mangano.

Il video si trova su youtube carlo zanzi valzer par vares official video.

Ecco il testo della versione dell’official video.

 

 Valzer par Varès

 

Ul Signùur l’eva bun,

ul Signùur l’eva in bona;

l’ha pensà: “Fo un belée”

e Varés e Varés l’eva in pè.

 

Ul munt Rosa l’è rosa al matin,

quand ul su ‘l bòfa cuntra ul sò fiàa,

quand i niul fann l’inchìn al seren,

saltà föra dul lètt a l’è ‘l mèn.

 

La Madona dul Munt l’è ‘n diamant,

la lüsenta me l’or d’un tesor,

rampegà la rizzàva e i capèll

var püssèe che la fama  e i giuièll.

 

Ul regiù di nost ter, Camp di Fiùur,

al sa fa carezà da l’arièta

pö, cuntent da vess lì, diss: “Mò spècia”

e regala ai nost gent piant e fiùur.                            Ul Signùur….

 

La basilica e ‘l gran campanil,

la piazèta e ‘l so Garibaldin,

sòta i pòrtigh, da sira, d’estàa,

vegn da dì: “Var la pena campà”.

 

Ma Varès a l’è ‘l tràfich che spüza,

in i cà vegnì sü tutt un bòtt,

pü nissün sa ‘l dialètt di nost vecc,

e la gent la g’ha prèssa, fa frécc.                            Ul Signùur…

 

Ul Signùur varda giò e sal dìis?

G’ha pazienza, perdona, capìss:

“Ai busìtt mi g’ho dai ‘n gran Varés,

un zichìn l’han trasà, ma rincréss,

 

ma che l’altar tuchèll resta bèll,

chela lì l’è la vùus ca cumànda,

porta föra da cà, la ta incanta,

ta ven voja da fa ‘l riturnèll”.                        Ul Signùur…2 volte

 

giugno 2021

E’ IL GIRASOLE LA MASCHERINA D’ORO 2021

E’ IL GIRASOLE LA MASCHERINA D’ORO 2021

Quasi cento bambini hanno partecipato al concorso “Mascherina d’Oro 2021” organizzato dalla Famiglia Bosina che ha voluto mantenere la tradizione del Carnevale dedicato ai più piccoli anche in un periodo di emergenza Covid.

Le piccole maschere hanno inviato una foto dei loro travestimenti e la giuria, dopo un’attenta analisi di tutti gli scatti, ha proclamato vincitore “IL GIRASOLE” di Salazar Lopez Bardarè Kriste, di tre anni che ha raccolto 66 voti.

Al posto d’onore “DUE AMORI DA MANGIARE” di Nicolò e Sebastian Porcini, 6 e 3 anni, con 55 voti. Sul terzo gradino del podio “A UN PASSO DALLA LUNA” di Anna e Lucia Spreafico, 7 e 5 anni, con 52 voti.

Riconoscimenti speciali alla scuola Ronchetto Fè che ha partecipato con tre classi, blu gialla e rossa, con bimbi dai 3 ai 6 anni, sotto il titolo “PER CARNEVALE CI TRAVESTIAMO DA GIOIA, PAURA E RABBIA” e al gruppo “POKER D’ASSI  Quattro Piccole Curiose Fanciulle”   composto da Marta Dazanche, Francesca

Deidda, Rachele Martignoni e Camilla Oprandi, tutte tra i 7 e gli 8 anni

 

COMUNICATO STAMPA CALANDARI 2021

La pandemia ha obbligato la Famiglia Bosina a sospendere la tradizionale Festa degli Auguri natalizi dei primi di dicembre, cena che avrebbe previsto anche la presentazione del Calandàri dra Famiglia Bosina. Ma il virus non ha impedito la pubblicazione del Calandàri, che da oltre sessant’anni accompagna e racconta la vita del nostro territorio.

Ecco allora in uscita il nuovo volume, che si presenta con due immagini del centro di Varese, foto di copertina di Paolo Zanzi. Numerosi i contribuiti, che portano la firma di Fausto Bonoldi, Silvano Colombo, Bruno Belli, Gianni Spartà, Ambrogina Zanzi, Federico Bianchessi Taccioli, Massimo Lodi, Luisa Negri, Federica Lucchini, Gregorio Cerini, Giuliano Mangano, Antonio Borgato, Lidia Munaretti, Fiorenzo Croci, Paolo Zanzi, Fernando Cova, Carlo Zanzi, Riccardo Prando, Michele Mancino, Laura Aresi, Riccardo Munaretti, Roberto Fassi, Ezio Motterle e Livio Ghiringhelli. Il libro è introdotto dal regiù Luca Broggini, dal prevosto Mons. Luigi Panighetti, dal sindaco Davide Galimberti e dal nuovo prefetto Dario Caputo. La parte conclusiva del Calandàri è dedicata alle attività della Famiglia Bosina, solo in parte limitate dalle restrizioni legate al covid 19.

“Cos’è il Calandàri?” si legge nel risvolto di copertina. “Non è un libro solo in dialetto, non è un libro solo rivolto al passato, non è un libro di nostalgici, non è un libro per ‘vecchi’. E’ il libro varesino con più storia: esce infatti ininterrottamente dal 1956. E’ quindi un annuario che vede la collaborazione di giornalisti, storici, uomini di cultura, narratori, poeti. Di cosa parla? Di Varese città, di Varese provincia, del nostro territorio prealpino, Canton Ticino compreso, letti nel passato, ma anche nel presente e nel futuro. Storie, personaggi (per lo più dimenticati) che hanno amato Varese e l’hanno servita con i loro talenti. Qui troverete spunti di riflessione, idee per la Varese che verrà, analisi competenti. E l’attività annuale della Famiglia Bosina, che il Calandàri cura e promuove.”

Il Calandàri si trova presso la Libreria Antiquaria Canesi di via Walder 39 a Varese (euro 15) oppure si può contattare la segreteria della Famiglia Bosina (segreteria@famigliabosina.it).