𝕮𝖆𝖗𝖓𝖊𝖛𝖆𝖑𝖊 𝖇𝖆𝖌𝖓𝖆𝖙𝖔, 𝕮𝖆𝖗𝖓𝖊𝖛𝖆𝖑𝖊 𝖋𝖔𝖗𝖙𝖚𝖓𝖆𝖙𝖔!

La pioggia non ferma la partenza del Carnevale Bosino che si aprirà domani 10 febbraio 2024 direttamente a Palazzo Estense alle 15.15.
Tutti in maschera allora per iniziare a festeggiare!
Guarda tutto il programma e iscrivi qui i tuoi bimbi al concorso per la mascherina d’oro

Festa degli Auguri 2023 | martedì 5 dicembre – ore 20

Promuovere e valorizzare le realtà locali è uno degli obiettivi principali della Famiglia Bosina.

Pertanto quest’anno la storica “Festa degli Auguri” si terrà al centro Gulliver.

Abbiamo il piacere di accompagnare l’associazione che da oltre 30 anni è presente sul territorio, nella sua prima occasione di presentare il nuovo spazio creato e pensato per ospitare eventi, ennesima dimostrazione di apertura della comunità verso la città.

E’ importante per noi sottolineare che gli host della serata fanno parte della comunità e che la cena, con prodotti per la maggior parte da loro coltivati, quindi a k.0, sarà da loro cucinata e servita in tavola, sempre nel rispetto delle loro regole.

L’appuntamento è quindi per il giorno 5 dicembre alle ore 20 in via Albani, 91 – Varese
Vi aspettiamo
Durante la cena ci sarà un breve intrattenimento musicale e la presentazione del nostro “Calandari d’ra Famiglia Bosina par ur 2024
Iscrizioni presso Libreria Canesi – Segreteria fam bosina – Iotti Cristina
entro il 30 nov. 2023
Costo 45€

Concorso annuale di poesia

Concorso “ANGELO MONTI” – Italia Mission 2023

Gentilissimi,
nell’indire come ogni anno il tradizionale Concorso di Poesia dialettale, La famiglia Bosina ha il piacere di allargarne quest’anno l’orizzonte e la platea di partecipazione, conferendo un premio a tre differenti categorie di autori:

  • al miglior poeta in lingua bosina
  • al miglior poeta in lingua italiana
  • al miglior poeta in lingua latina
Poeta Bosino 2023

Si prega di leggere attentamente le disposizioni del Bando allegato e di compilare il Modulo di partecipazione riportato qui .

Gli elaborati dovranno a noi pervenire entro le ore 18 del giorno 30 novembre 2023 nelle modalità indicate all’Art. 5 del Bando e rispettare le disposizioni di cui all’Art. 6..

Ci auguriamo che il concorso susciti entusiasmo tra la cittadinanza di tutte le fasce d’età e che numerose siano le opere poetiche inedite da poter vagliare e valorizzare.

Festa di San Vittore 2023: Patronale di Varese

Domenica 7 maggio 2023 | Festa di San Vittore

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ore 6.15         
Santuario del Sacro Monte
Breve cerimonia per la benedizione della fiaccola da parte di don Sergio Ghisoni, parroco arciprete della chiesa di Santa Maria del Monte

ore 6.20         
Partenza della fiaccolata a staffetta di 47 km attraverso tutti i rioni e le parrocchie di Varese

ore 10.15
Palazzo Estense – Salone Consiliare
Cerimonia di conferimento della GIROMETTA D’ORO con i Maestri del lavoro e del premio ad una attività commerciale cittadina

ore 10.30 
Arrivo della fiaccola in via Sacco, ingresso a Palazzo Estense

a seguire           
Trasferimento a piedi dai Giardini Estensi a Piazza San Vittore con moto e auto storiche progettate o costruite nel territorio varesino e consegna della fiaccola dal Sindaco al Prevosto di Varese

ore 11.30         
Basilica San Vittore
Accensione del faro di San Vittore e solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Luigi Panighetti. Offerta dei ceri coi colori dei rioni cittadini e assegnazione di un riconoscimento alla “Mamma dell’anno”

al termine        
Aperitivo in piazza Canonica offerto dalla Famiglia Bosina

segreteria@famigliabosina.it | www.famigliabosina.it

Scarica il programma

Festa du ra Giöbia 2022 e Poeta Bosino 2021

Giovedì 27 gennaio 2022, tradizionale Festa du ra Giöbia ma il Covid ancora impedisce alla Famiglia Bosina, per il secondo anno, di festeggiarla con la cena, con i balli, con l’allegria. Grazie al giornale online Varesenoi e al suo direttore Andrea Confalonieri è stato possibile almeno vivere una versione televisiva della festa di dònn varesina, antesignana di San Valentino e dell’8 marzo. Ecco allora le immagini, che hanno permesso ai varesini di entrare nella sede della Bosina in via Speroni dove, ad attenderli, vi erano il regiù Luca Broggini, il suo vice Giuseppe Micalizzi, Mario Zeni, Marco Dal Fior, Marco Broggini ed Elena Zoja. Dopo i saluti del regiù, Lidia Munaretti e Antonio Borgato (i veri mattatori della serata, e vedremo il perché) hanno illustrato con abbondanza di particolari e citazioni dialettali il significato della festa du ra Giöbia, un appuntamento che la città di Varese tende a dimenticare (non tutte le pasticcerie, ad esempio, avevano in vetrina il dolce a forma di cuore) ma che grazie alla nostra Famiglia torna ogni anno di attualità.

E’ poi toccato a Marco Broggini, segretario del premio Poeta Bosino, illustrare in sintesi la storia di questo concorso poetico in dialetto, nato dieci anni dopo la fondazione della Famiglia Bosina, e cioè nel 1966. Un premio poetico che da allora ha sempre camminato a braccetto con la Festa du ra Giöbia. 25 i poeti partecipanti (un lieve aumento rispetto ai numeri degli ultimi anni), 48 le poesie in gara, questa la classifica.

Primo classificato Poeta Bosino 2021

Antonio Borgato

con la poesia

Anca par ti

con la seguente motivazione: “Il componimento è ben strutturato e organizzato su tre quartine ritmate e musicali e utilizza un dialetto ricercato, con particolare attenzione alla disposizione degli accenti, nel cogliere un momento particolare di meditazione e riflessione sul destino dell’uomo, cercando di dare un segno di speranza, una piccola luce per tutti dentro il buio della notte che ci avvolge.

Anca par ti

Scüür d’inciòstar intùrna, dumà ‘na finèstra inlüminàda:

l’è un lüm piscinìn, ‘na candìra pizzàda in sül scòss.

La lüsìss tremurént e la riéss mia a sciarì i umbrìi du la nòcc,

ma la sa véd, ‘mè ‘n fàru in màar, fìna da inscì tant luntàn.

Chi l’è che l’avrà pizzàda e quàal sarà ul sò parchè?

Fórzi la cumpàgna i uraziun par chi l’è pü a sto mund;

fórzi l’è ‘n ségn da sperànza parchè ga sia salüüt e pàas;

fórzi l’è ‘n invìid a turnà a cà par chi l’è nài o l’è sperdüü.

Quàal che ‘l sia ‘l sentimént, ‘l desidéri, la paüra l’è no impurtànt.

Déntar ul tò cör gh’è sèmpar ‘na quài sperànza, ‘n tripilamént:

l’è assée ‘n lüüm piscinìn, tremurént, in la nòcc pussée scüra,

te ‘l vàrdet ben e te podet réndas cünt ca l’è pizz anca par ti.

Anche per te

Buio d’inchiostro intorno, solamente una finestra illuminata:

è un piccolo lume, una candela accesa sul davanzale.

Brilla tremolante e non riesce a svelare le ombre della notte,

ma si vede, come un faro in mare, persino da così tanto lontano.

Chi l’avrà accesa e per quale motivo?

Forse accompagna una preghiera per chi non c’è più;

forse è un segno di speranza perché ci sia salute e pace;

forse è un invito a tornare a casa per chi se n’è andato o è disperso.

Quale sia il sentimento, il desiderio, la paura non è importante.

Dentro al tuo cuore c’è sempre una speranza, un’agitazione:

è sufficiente un lume piccino, tremolante, nella notte più scura,

lo guardi bene e ti accorgi che è acceso anche per te.

Secondo classificato

Carlo Piccinelli

con la poesia

Prima ca riva nott

con la seguente motivazione: “La poesia riflette pessimisticamente sul senso della vita umana, con la sua caducità e le sue ferite che si accumulano nel tempo ma invita comunque alla fine a sorridere e se possibile a lasciar correre sui tanti problemi che affliggono il cuore dell’uomo. La profondità del messaggio si accompagna poi all’utilizzo di un dialetto che usa termini ricercati e inusuali.

Prima ca riva nòtt Prima che giunga notte

Su àar da parpài vugàn via i ùr, Su ali di farfalla volano le ore,

un bòff da vènt e sa cambia direzion; un soffio di vento e si cambia direzione;

i medesìn cumedàn i dulùr, le medicine leniscono i dolori,

ma sòtt a ra scèndra nìsan i quèstion. ma sotto alla cenere dormono i problemi.

Ra gloria da ier l’è péna svapuràva, La gloria di ieri è appena evaporata,

i danée a quéll’ora là varéran nagòtt; il denaro all’ora fatale varrà nulla;

na scurléra sul cor la scund na ferìva: una smagliatura sul cuore cela una ferita:

rid e lassà cùur prima ca riva nòtt! sorridi e lascia correre prima che giunga notte!

Terzo classificato

Lidia Enrica Munaretti

con la poesia

Distraziun…in utubar

con la seguente motivazione: “Il componimento delinea un quadretto autunnale in cui la natura partecipa della vita dell’uomo in maniera giocosa e positiva, utilizzando un dialetto vivace e ricco di riferimenti all’allegria, al colore, all’infanzia, alla leggerezza, fino ai due versi finali in cui emerge il tipico elemento umoristico a interrompere improvvisamente la situazione idilliaca delineata nei versi precedenti.

distraziùn… IN utùbar

Crìan i föj sécch sóta i mè pass ligér,

’n sù tevidìn ‘l ma scalda i penséer.

Sü ’n fò quasi biótt rampega ’n nisciulìn

’n gatt al pisòca in sül mür dul giardìn.

Sa scürtan i giurnàa, ma che bèi culùur!

L’aütünn al pitüra i sò caplaùur,

i a fà sü in d’un véel tant ‘mè ‘na spùsa,

da rimirà bianca e maestùsa.

Vùus da fiö ca giügan pién de légrìa;

setàa in sü ‘na banchéta, a l’umbrìa,

dó dònn ciciaràn; ’n cagnö ‘l cùrr in sül pràa,

da ‘na finèstra ’n càntich passiunàa.

E mi camìni dàsi in sü sto santée

in mèzz a risciö, castégn e rüedée.

Ho ciapàa sü ’n scarpüsc… ma pògi al bastùn:

varda indùa ta métat i pée, ma dabùn!

DISTRAZIONE… IN OTTOBRE

Scricchiolano le foglie secche sotto i miei passi leggeri,

un sole tiepido mi scalda i pensieri:

Su un faggio quasi spoglio si arrampica uno scoiattolo,

un gatto sonnecchia sul muro del giardino.

Si accorciano le giornate, ma che bei colori!

L’autunno dipinge i suoi capolavori,

li avvolge in un velo come una sposa,

da ammirare bianca e maestosa.

Voci di bambini che giocano pieni di allegria;

sedute su una panchina, all’ombra,

due donne chiacchierano; un cagnolino corre sul prato,

da una finestra un cantico appassionato.

E io cammino adagio su questo sentiero

in mezzo a ricci, castagne e roveti.

Sono inciampata… mi appoggio al bastone:

guarda dove metti i piedi, ma davvero!

Come anticipato, Lidia e Antonio, grandi mattatori della serata, moglie e marito premiati entrambi. La serata si è conclusa con le parole del regiù, che ha presentato (Covid permettendo) i successivi momenti che vedranno la Famiglia Bosina impegnata nella sua ‘missione’: mantenere viva la bosinità.

girometta d'oro 2021

Girometta d’oro 2021

Ra Giruméta d’òr par ra fèsta da San Vitùr 2021 

“Cüràss cun la natüra, l’è lunga ma sicüra”, 

disévan i nòst vécc se ‘n quaivün l’éva in lécc. 

“I dutùr al lett d’un maràa hinn ‘mè i òrb ca tìran bastunàa”, ‘l giuntàva là ‘n tòcch ‘n quaivün un pù matòcch. 

Ma in ‘sti pruèrbi gh’è pócch da bunséns e sagézza 

e, incöö, fànn dumà surìid e tanta tenerézza. 

‘Na póma al dì la garantìss mia da restà san 

e scampà da malànn e da dutùr par cént’ann! 

In ‘sti ann da “gübèj”, dul virus cun la curóna, 

ga saréss da ringrazià püssée d’una persóna, 

però incöö, ra Famiglia Bosina da Varées 

la prémia ‘n càmis bianch ca ‘l unùra ‘l nòst paés. 

Par la Giruméta d’òr, difàti, l’ha pensàa 

pròpi a ‘n dutùr, un prufessùr, un busìn scienziàa 

che, ùltra a vèss un lüminàri in du l’uspedàl, 

l’è impegnàa in ‘sta “guèra” fina a livèll naziunàl. 

La Girometta d’oro per la festa di San Vittore 2021 

“Le cure con metodi naturali sono lunghe ma sicure”, 

dicevano i nostri vecchi se qualcuno era malato. 

“I dottori al letto d’un malato sono come ciechi che tirano bastonate”, vi aggiungeva qualcuno un po’ sciocco. 

Ma in questi proverbi c’è poco buonsenso e saggezza 

e, oggi, fanno solamente sorridere e tanta tenerezza. 

Una mela al giorno non garantisce il restare in salute 

e l’allontanamento di malanni e dottori per cent’anni! 

In questi anni grami (lett.: di maggiolini), del virus con la corona, si dovrebbero ringraziare più persone, 

però oggi, la Famiglia Bosina di Varese 

premia un camice bianco che onora il nostro paese. 

Per la Girometta d’oro, infatti, ha pensato 

proprio a un dottore, un professore, un bosino scienziato 

che, oltre ad essere un luminare in ospedale, 

è impegnato in questa “guerra” persino a livello nazionale.

                                                                                                                                                                   Re Busìn

 

girometta d’oro 2021

20210508_123217
20210508_122506
20210508_122813
20210508_122310
20210508_121526
20210508_121506
20210508_121459
20210508_121336
20210508_112149
20210508_112133
20210508_110746
20210508_123217 20210508_122506 20210508_122813 20210508_122310 20210508_121526 20210508_121506 20210508_121459 20210508_121336 20210508_112149 20210508_112133 20210508_110746

Discorso del Re Bosino per il Carnevale 2021

Discùrs dul Re Busìn par ul carnavàl 2021

Donn e tusàn, óman e fiö, gént da Varées,

di tücc i Castelànz, dul céntro e di paés:

Busìtt, mi va salüdi tücc, cumasessìa

ànca sa pódum no truvàss in cumpagnìa.

Ul vìrus cun la “curóna“, ‘mè ‘l füss un re,

l’è ‘n gìir a rump i ball da ‘n’ann e ànca püssée.

Ul Re busìn ‘l vör istéss parlàv un cicìn,

ancabèn via WEB, in dul nòst dialètt busìn.

Sa l’è pö véra quéll che ‘l dis ul Camilleri,

che l’è méi ‘l dialètt par dì i sentimént, quìj séri,

l’è giüst alùra, ànca par nunc da Varées,

ciciarà cumè sa üsa in dul nòst paés.

———————————————————

L’ann passàa ‘l carnavàl ‘l s’è podüü no güstà:

hinn ‘nài ànca a munt tütt i bèi ròbb prugramàa.

Ul Re busìn, anbén cunt i ciav d’ra cità,

l’ha dovüü adatàss e saràss déntar in cà

e tücc s’hinn mascuràa, e mia pa’l carnavàll,

ma par prutégias da ‘l maràgn e mia ciapàll.

Anca ul “Bernascùn” ‘l par ca sa sia adatàa,

e cumè i sò busìtt, ‘l sa véed tütt bèll quatàa

Dumà i can hinn stai cuntént da quésta magàgna:

par lùur ul “lock down” ‘l s’è trasfurmàa in ‘na cuccàgna.

Ma, a la fin, par cuntentà amìis e parént,

ti hett vist da spéss cun la lèngua föra di dént.

———————————————————

Sa dis che Varées l’è tra i püssée bèi cità,

par cumè sa po vìiv e la sò qualità.

Hinn ‘na belézza i giardìtt, i làagh e i muntagn,

ma màncan mia, da sücüür ànca i sò magàgn.

In gìir gh’hinn tanti laurà in pè, a vèss sincér:

staziùn, rondò, piazza dul marcàa, tütt un cantiér.

Sperémm che infìn vàgan in port e pésg che in prèssa,

parché d’altar bèi ròbb da fà ghe n’è ‘na rèssa.

Tücc sa spéttan ca sa rìva a ‘na suluziùn

par la caserma e l’ex àrea Macchi dabùn.

La natüra ul büüs du l’ozòno l’ha stupàa,

sperémm che ‘n ragn dal büüs sìan pö bun da cavàa!

L’è giüst che i stràa sa fàgan par i biciclétt:

l’è impurtànt chè l’aria la fàga mia difètt.

Ma mia cumè a Biumm, in cürva e dumà ‘n tuchèll,

e ubligà i màchin a stà in cùa, al fà mia bèll!

‘Sto ann bisèst l’è stai par la salüüt funèst,

però ànca i butég hinn stai cunsciàà pa’i fest.

Tuchèi da stòria da Varées pian pian gh’hinn pü:

fìna ‘l cafè Zamberletti l’ha saràa sü.

Un bel tocch da stòria ‘l finìss e ‘n tocch ‘l cumìncia

par ul piantùn l’è pö finìda la gran trüscia:

ul Ginkgo Biloba l’è ‘n àrbur resistént,

ma ‘mè sìmbul da Varées l’è pócch cunsistént!

———————————————————

Dabùn l’aministraziùn la gh’ha ul sò da fà,

ma nunc tücc gh’hemm ‘na quai respunsabilitàa.

I Cunsìli di Quartiér hinn stài metüü in pè:

rivaràn a métt ’n quaicoss da bun in dul carnée?

Prima da finìla, vurévi regurdà

che da chi a ‘n quaj mées sarà ‘l témp da ‘nà a vutà

pa ‘l Sìndich e ‘l Cunsìli par i cinq’ann ca ven:

cerchée da dì la vòstra e da fà i ròbb par ben!

Mi sun Re e par mi gh’è dumà la munarchia,

mi capissi pócch di ròbb d’ra demucrazia,

ma da frignà in sui “sòcial”, ‘ndémm, piantéla lì!

la vòstra, ai ségg du la vutaziùn, andé a dì!

———————————————————

La finìssi chì, mi pódi mia fà baldòria

cunt i mè car busìtt… ma, par finì in glòria,

mi va racumàndi: bevì ‘n bicér da vin

a la salüüt vòstra e dul vòstar…

                                               Re Busin!

Discorso del Re Bosino per il carnevale 2021

Donne, ragazze, uomini, ragazzi, varesini,

di tutte le Castellanze, del centro e dei paesi:

Bosini, io vi saluto tutti! ugualmente,

anche se non possiamo trovarci in compagnia.

Un virus con la “corona”, come fosse un re,

è in giro a rompere le scatole da un anno e più.

Il vostro Re vuole ugualmente parlarvi un po’,

anche se via WEB, nel nostro dialetto bosino.

Se è poi vero quel che afferma il Camilleri

che è meglio il dialetto per esprimere i sentimenti, quelli seri,

è giusto allora anche per noi di Varese

chiacchierare com’è usanza nel nostro paese.

———————————————————

L’anno scorso non s’è gustato il carnevale:

sono andati a pallino tutti gli eventi programmati.

Il Re bosino, pur con le chiavi della città,

ha dovuto adattarsi e chiudersi in casa

e tutti si sono mascherati, e non per il carnevale,

ma per protezione dal malanno e dal contagio.

Anche il “Bernascone” (*) pare si sia adattato,

e come i suoi bosini lo si vede tutto ben coperto.

Solo i cani sono stati felici di questa magagna:

per loro il “lock down” s’è trasformato in cuccagna.

Ma alla fine, per accontentare amici e parenti,

li si è visti spesso con la lingua tra i denti.

——————————————————

Si dice che Varese sia tra le più belle città

per come vi si può vivere e la sua qualità.

Sono una bellezza giardini, laghi e montagne,

ma non mancano anche le sue magagne.

Vi sono tanti lavori in corso, ad esser sinceri:

stazioni, rondò, piazza mercato, tutti cantieri.

Speriamo che infine vadano in porto e in fretta,

perché di altre cose da fare ce n’è a bizzeffe.

Tutti s’aspettano che si arrivi ad una soluzione,

davvero, per la caserma e l’ex area Macchi.

La natura ha richiuso il buco dell’ozono,

speriamo che riescano poi a cavare un ragno dal buco!

E’ giusto preparare percorsi per le biciclette:

è importante che l’aria non sia inquinata.

Ma non come a Biumo, in curva e solo un pezzetto,

e obbligare le auto a star in coda non è bello!

L’anno bisesto è stato  funesto per la salute,

però anche i negozi sono conciati per le feste.

Pezzi di storia di Varese pian piano spariscono:

persino il caffè Zamberletti ha chiuso.

Un bel pezzo di storia finisce e uno incomincia.

Per il piantone è poi finito il gran da fare:

il Ginkgo Biloba è un albero resistente,

ma come simbolo di Varese è poco consistente!

——————————————————

Davvero l’amministrazione ha il suo daffare,

ma noi tutti abbiamo qualche responsabilità.

I Consigli di Quartiere sono stati messi in attività:

sapranno mettere qualcosa di buono in carniere?

Prima di terminare, volevo ricordare che,

da qui a un qualche mese, sarà tempo di andare a votare

per Sindaco e Consiglio dei prossimi cinque anni:

cercate di dir la vostra e di far le cose per bene!

Io son Re e per me c’è solo la monarchia,

capisco poco delle cose della democrazia,

ma, suvvia, piantatela di lamentarvi sui “social”!

andate ai seggi per la votazione a dir la vostra!

——————————————————

Mi fermo qui, non posso far baldoria

con i miei cari bosini… ma, per finire in gloria,

vi raccomando: bevete un bicchier di vino

alla vostra salute e a quella del vostro

                                               Re Bosino!

(*) Il campanile di s. Vittore (sec. XVII) progettato dal capomastro/architetto Giuseppe Bernascone

CARNEVALE 2021 E CONCORSO MASCHERINE

CARNEVALE 2021 E CONCORSO MASCHERINE

 

 

Arriva anche quest’anno il CARNEVALE, sarà tra pochi giorni.

La pandemia ci costringe nuovamente ad annullare i festeggiamenti pubblici, ma … niente paura!!

Anche se non possiamo ritrovarci tutti insieme, la Famiglia Bosina organizza ugualmente un concorso per le mascherine!!

Certo, non sarà una festa con tutti i bambini in maschera, con tanto di sfilata, giochi, musica, merenda per tutti.

Serviranno solo delle fotografie.

Avete preparato il vostro travestimento? Inviateci una foto del/la bambino/a in maschera e potrete partecipare al nostro concorso.

 

Ci sono delle regole da seguire, molto semplici, ma necessarie per la buona riuscita dell’evento.

  • Il concorso è
  • La partecipazione è riservata ai bambini che hanno un’età che consente loro di frequentare la scuola dell’infanzia e la scuola (2 – 11 anni)
  • E’ indispensabile un consenso scritto da parte dei
  • Anche se non tutte le foto saranno pubblicate, sarebbe meglio che il viso del bambino fosse mascherato o truccato in modo da non renderlo direttamente
  • Le foto devono essere inviate entro le ORE 12,00 DI GIOVEDI’ 18 FEBBRAIO 2021 al seguente indirizzo segreteria@famigliabosina.it
  • Per mezzo dell’allegato, con la foto devono essere comunicati il nome e l’età del bambino, oltre ai recapiti telefonici e/o e-mail dei
  • I nomi dei vincitori e le foto saranno pubblicati sabato 20 febbraio
  • La premiazione sarà effettuata in primavera inoltrata, in occasione di una festa della Famiglia Bosina, non appena le restrizioni della pandemia lo consentiranno; sarà data comunicazione a mezzo stampa.
  • I vincitori saranno avvisati

 

Vi aspetto!!                                                           Il vostro Re Bosino

CLICCA QUI PER SCARICARE IL MODULO DI PARTECIPAZIONE

FAMIGLIA BOSINA

Proroga Poeta Bosino 2020

Concorso di poesia dialettale bosina: “Poeta Bosino 2020”

Gentili poeti bosini,

come anticipato nel bando scaricabile da questo link, la Famiglia Bosina ha deciso di promuovere ugualmente l’an­nuale concorso di poesia dialettale nonostante ii periodo difficile in cui versa ii nostro paese e, par­ticolarmente, la nostra città. Dovendo tuttavia tener conto:

  1. delle disposizioni governative e regionali anti-covid, attualmente in vigore,
  2. della conseguente temporanea chiusura della Libreria Antiquaria Canesi,

ci troviamo nella necessità di modificare anche se solo nella forma più che nella sostanza alcuni termini del bando stesso.

Con esplicito riferimento agli articoli 3 e4 del bando, la Famiglia Bosina ha deciso di introdurre le seguenti varianti per quanto riguarda la consegna dei componimenti poetici.

Art. 3 – ll termine ultimo per la consegna delle poesie viene procrastinato al giorno domenica 20 dicembre corrente anno.

Le poesie dovranno pervenire alla Famiglia Bosina adottando una delle seguenti modalità:

  • spedizione via posta ordinaria a Libreria Antiquaria Canesi – via Walder 39 – Varese (farà fede la data di invio postale) oppure consegna diretta nella buca delle lettere della libreria (il negozio è chiuso ma il proprietario vi si reca quotidianamente per la ricezione della posta)
  • in alternativa ed eccezionalmente quest’anno le poesie in concorso potranno essere inviate in modalità digitale via e-mail all’indirizzo segreteria@famigliabosina.it (questa modalità permette di partecipare ugualmente al concorso senza determinare la necessità di uscire di casa nelle attuali condizioni di parziale lockdown). Anche in questo caso fa fede la data di invio della e-mail.

Art. 4 – le modalità di formazione del plico non variano rispetto al bando precedente nel caso di in­vio via posta ordinaria o consegna diretta in negozio.

Viceversa per chi scegliesse la modalità digitale si prescrive quanto segue: il poeta, con un unico in­vio e-mail all’indirizzo segreteria@famigliabosina.it, allega:

  • la poesia o le poesie (2 max) dovrà/dovranno essere inviata/e in formato .pdf (non si assumono responsabilità per eventuali non conformità o difficoltà di lettura se il documento venisse inviato con formati diversi: .doc .docx .odt .pages etc.). Il documento (o i due documenti) non dovrà/do­vranno contenere indicazioni atte a identificare direttamente l’autore, ma soltanto un “motto” o “pseudonimo” come nel caso dell’invio per posta ordinaria.
  • la scansione digitale (formato .pdf o immagine es.: .png o simili) del modulo  riportato nella prima pagina del bando, compilato debitamente e firmato. La segreteria della Famiglia Bosina si fa carico dell’invio delle poesie alla giuria assicurando la consueta forma anonima.

N.B.: l’informazione delle varianti sopra riportate al bando del concorso viene portata all’attenzio­ne dei partecipanti utilizzando sia l’invio digitale via mailing list della segreteria, sia il sito web che la pagina Facebook della Famiglia Bosina.

Visualizza la dichiarazione in PDF